ROMA – Quasi due italiani su tre (65%) hanno consumato cibo di strada nel 2017 con una domanda boom nell’estate perché concilia la praticità con il costo contenuto, ma anche perché rappresenta una forma di vendita particolarmente apprezzata dai turisti. E’ quanto emerge da un sondaggio online condotto dal sito www.coldiretti.it su un fenomeno favorito dal moltiplicarsi di sagre, feste ed iniziative di valorizzazione alimentare nei luoghi di vacanza. “Tra coloro che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dall’81% – sottolinea la Coldiretti – è infatti il cibo della tradizione locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre il 13 per cento sceglie quello internazionale come gli hot dog e solo il 6 per cento i cibi etnici come il kebab, in netto calo rispetto al passato. Un fenomeno che ha avuto una vera esplosione nell’estate 2016 con la…

Tratto da: Ansa ROMA – Più di un italiano su due acquista il cibo di strada e street food, peraltro una antica tradizione, ed infatti sono proprio i cibi della tradizione locale, dalla piadina fino agli arancini (o arancine) ad essere i best seller. Il fenomeno dello street food, sempre più presente nelle nostre città, è confermato da una indagine della Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione di GNAM!, Festival Europeo del Cibo di Strada, proprio in questi giorni in corso a Roma. “Un fenomeno storicamente presente in Italia – sottolinea la Coldiretti – che sta vivendo una nuova stagione di successo anche grazie alle nuove tecnologie, perché concilia la praticità con il costo contenuto. Tra coloro che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dal 69% per cento è il cibo della tradizione locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre…

Se siete nelle vicinanze di TESTACCIO e volete assaggiare una favolosa ribollita come la tradizione insegna passate a Strit Fud potrebbe essere un ottimo modo per riscaldare la giornata! Di seguito qualche cenno storico su una delle pietanze più famose della tradizione italiana La Ribollita è un piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure che si prepara tradizionalmente in alcune zone della Toscana, in particolare nella Piana di Pisa, nella zona di Firenze e Arezzo. È un tipico piatto “povero” di origine contadina, il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva “ribollito” in padella nei giorni successivi, da qui che prende il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte, altrimenti sarebbe una banalissima zuppa di pane e verdure (da…

Il quinto quarto è quel che rimane della bestia vaccina o ovina dopo che sono state vendute ai benestanti le parti pregiate: i due quarti anteriori e i due quarti posteriori. Si tratta, quindi, di tutto quanto è commestibile delle interiora: trippa (la parte più pregiata è il reticolo, a Roma detta anche cuffia), rognoni (i reni della bestia: vanno tenuti a bagno in acqua acidulata con limone, prima di cucinarli), cuore, fegato, milza, animelle (pancreas, timo e ghiandole salivari) e schienali, cervello e lingua. Dalla carne ovina si prende anche la coratella, l’insieme delle interiora (fegato, polmoni, cuore). Per il maiale e la vitella, a questa lista vanno aggiunti gli zampetti. da Wikipedia/Cucina Romana